Donne dall’alimentazione sana

Nella mia vita sono perseguitata da una categoria di donne: quelle che si autodefiniscono “dall’alimentazione sana”, ergo “Donne tristemente e perennemente a dieta”. Non che non mi diano fastidio. Anzi. Se si riuscisse a colloquiare amichevolmente su questioni alimentari ne sarei ben felice. Il problema è che tali donne non accettano altri punti di vista oltre al loro. Se mangi un primo piatto e un dolce sei classificata come fogna. Se ordini una pizza e un chinotto anziché petto di pollo alla griglia e acqua naturale vieni emarginata. Se osi abbinare carboidrati e pane non ti rivolgono più la parole (poi mi spiagassero come si fa a fare la scarpetta senza pane…con le gallette di riso mica ce la fai!).

Ebbene questo tipo di donne le ritrovo ovunque. Nell’ambito lavorativo, nella vita privata e pure qui in vacanza. Le osservo: si aggirano tra i tavoli del buffet come presenze ultraterrene. Alla mattina mangiano uno yogurt magro senza aggiungere miele o zucchero. A pranzo camminano leggiadre con piatti colmi di verdure crude o grigliate. Mai i loro occhi incrociano le patatine fritte. Mai si disseteranno con altro che non sia acqua Vitasnella. Mai si avvicineranno all’angolo dei dolci. Mai penseranno di terminare la giornata con una cena con sia a base di minestrone o vellutata di verdure. In spiaggia, essendo seguaci dei cinque pasti al giorno, fanno spuntini a base di frutta. Qui si denota la loro tenacia: con tutto quello che c’é da portare in spiaggia si organizzano e si ricordano pure di portarsi dietro l’accerrimo contenitore con all’interno i frutti della Dea Terra.

In questa vacanza peró ho deciso di far parte anch’io di quest’èlite. Qui nessuno conosce la mia fama (e fame) quindi ho delle chance in più.

Decido di essere operativa dalla cena. Come primo scelgo un bel piatto di minestrone. Come secondo, giro per il buffet e riempio due piatti con carote, zucchine crude alla julienne e patate lesse. Vado in automatico in direzione dell’angolo olio-aceto-sale-pepe, ma quando vi arrivo mi blocco e penso: ” Ma sei matta? Vuoi farti riconoscere subito? Non si condiscono le verdure, sono già buone cosí!”. Ritorno al buffet ed ecco l’insidia. Nello stesso piatto ci sono zucchine grigliate e zucchine gratinate: stavo per prendere le ultime quando mi accorgono che sono avvolte da un sottile strato di calorie inutili e quindi le lascio lì concentrandomi sulle prime. Poi aggiungo dei pomodori. Vado avanti nel mio giro buffet, ma il mio subdolo inconscio mi tira un brutto scherzo. Riempio per bene un cucchiaione di insalata russa: sto per riporre il tutto nel piatto ma fortunatamente mi fermo riflettendo sul fattaccio che stavo per compiere: “Meno male che ti sei fermata!!! Con tutta quella maionese! Allontanati subito e procedi con nonchalance che forse non si è accorto nessuno!”.

Mi dirigo verso il mio tavolo come se nulla fosse. Lancio sguardi dispregiativi nei confronti di un signore di mezza età che vaga senza meta con un piatto colmo di hamburger, patatine fritte e ketchup. Incrocio lo sguardo di un’altra donna dall’alimentazione sana: squadra da capo a piedi l’ingordo signore con algido distacco misto a profondo ribrezzo e senso di superiorità. Poi si gira verso di me. Rapida occhiata ai miei piatti: il sguardo è di benevola approvazione. Fiuf! L’ho scampata. Per la prima volta faccio parte del clan!!! Evviva!!!

Arrivo a destinazione: mi siedo al mio tavolo, afferro il cucchiaino e lo riempio di zucchine crude. Mi avvicino al Nanetto e gli dico con  amorevole fermezza: “Guarda che belle cose ti ho portato! Mangia che sono buonissime!!!”.

Mica come la doppia porzione di lasagne della mamma!

3 pensieri riguardo “Donne dall’alimentazione sana

  1. Vegetariani e vegani però battono tutti!

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    1. No, solo i vegani crudisti sono all’apice!!!

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